I PAESAGGI FANTASTICI DI MASSIMO MAZZA

Oggi vi presentiamo Massimo Mazza - su Instagram col nick @mzmax73 - autore di scatti paesaggistici molto originali che abbiamo avuto modo di apprezzare e condividere nella galleria di @fotopavia
Massimo partiamo dalle tue foto fantastiche delle campagne pavesi che riscuotono sempre grande successo nella nostra galleria. Ci sveli qualche segreto sulla loro realizzazione
"Anzitutto vi ringrazio per i complimenti. Siamo soliti pensare che per scattare delle buone fotografie, nel mio caso di paesaggio, sia necessario cercare luoghi distanti mentre a volte il posto giusto è dietro l'angolo come nel caso delle nostre campagne o delle nostre colline dell'Oltrepo' Pavese.
Le foto a cui accenni sono state tutte scattate al tramonto appena dopo un temporale. In quei momenti puoi sfruttare la luce calda del sole e approfittare dei colori e delle sfumature di cui si tinge il cielo.
Per queste foto utilizzo un obiettivo grandangolare, un cavalletto e un filtro ND per lunghe esposizioni. il risultato è un forte contrasto tra la campagna immobile e le nuvole cupe in movimento" 
Facciamo un passo indietro, com'è nata la tua passione fotografica?
"I primi scatti in digitale risalgono a circa 15 anni fa, a fine 2002, con una fotocamera compatta Kodak da 2 magapixel ma ad essere sinceri la vera passione è iniziata 10 anni dopo, nel 2012, con l'acquisto della prima reflex. Fino a quel momento ho sempre scattato senza pensare, inquadravo e clic!
Poi ho iniziato a confrontare le mie fotografie con le foto di appassionati più avanzati ed ho capito che nelle immagini qualcosa non andava. Così è scattata una molla ed ho incominciato a documentarmi da varie fonti con l'obiettivo di migliorare le mie immagini." 
Esplorando la galleria su instagram @mzmax73 si rimane affascinati dai tuoi scatti paesaggistici che creano atmosfere da favola (monti e campagne sono i tuoi scatti preferiti), ci racconti come nascono queste foto?
"Prima di tutto serve una grande passione. La maggior parte delle fotografie che scatto sono paesaggi di montagna che riprendono cascate, laghi alpini, vedute panoramche. Purtroppo o per fortuna si tratta di luoghi che per essere raggiunti richiedono pianificazione e molto spesso ore di cammino su sentieri con pedenze variabili, con uno zaino di alcuni chilogrammi in spalla.
Senza passione non riuscirei a giustificare tanta fatica. Le fotografie nascono da una prima scelta dei luoghi, in funzione delle immagini che voglio realizzare e da un'attenta osservazione degli stessi grazie alle risorse messe a disposizione dal web. Definita la meta e l'itinerario, arrivato sul posto, osservo con calma tutto ciò che mi circonda, elementi in primo piano e sullo sfondo, il cielo, la luce, gli eventuali riflessi in uno specchio d'acqua e definita a grandi linee l'inquadratura con lo sguardo passo poi alla messa in pratica componendo l'immagine con la macchina fotografica. L'importante è non avere fretta".
Lo sport è un altro tema centrale nei tuoi scatti, svelaci qualche segreto per cogliere l'attimo e arrestare il tempo in discipline dove la velocità è spesso il fattore più importante.
"E' probabilmente un paradosso, amo la fotografia di paesaggio dove il soggetto è statico ma allo stesso tempo sono affascinato dalla fotografia di sport motoristici dove il soggetto è, all'opposto, molto veloce. In questo tipo di fotografia, per dare all'osservatore il senso del movimento, utilizzo di frequente la tecnica del panning ossia soggetto nitido o sufficientemente nitido su uno sfondo mosso.
Nella pratica, utilizzo la priorità dei tempi e l'autofocus nella modalità ad inseguimento quindi inquadro l'auto o la moto, la seguo e continuo a seguirla con la fotocamera mentre scatto. La difficoltà sta nel muoversi "insieme" al soggetto, nel tenerlo sempre in quel punto dell'inquadratura fino al termine dello scatto. il tempo va provato più volte fino a trovare quello giusto. Nelle foto più recenti di moto su instagram ho usato un tempo di 1/200 di secondo. Diversamente, volendo congelare l'attimo, uso tempi molto più veloci ma, come detto, preferisco foto più dinamiche" 
Sul piano tecnico, quali macchine fotografiche e ottiche preferisci e una volta eseguiti gli scatti, quali tecniche di post-produzione utilizzi maggiormente? 
"Utilizzo una Canon 7DMarkII, provengo dal mondo APS-C e volendo scattare oltre ai paesaggi anche foto sportive di velocità, questa macchina mi offre un sistema di autofocus ideale. A livello di ottiche, impiego un grandangolare 10-18mm per il paesaggio e un 70-300mm per le foto sportive. In aggiunta, ho un 18-135mm come tuttofare e il classico obiettivo fisso 50mm. In post-produzione, scatto solo in formato raw, intervengo sui parametri di luminosità dell'immagine, sul contrasto e sulla nitidezza mentre raramente lavoro sui colori a meno che non voglia dare una mia personale interpretazione o mettere in risalto i toni di un cielo particolare e le sfumature di uno specchio d'acqua." 
Parlando di social network, che rapporto hai con instagram e perché hai deciso di aprire un profilo?
 "Non sono un utilizzatore smodato dei social network che ho conosciuto in funzione della fotografia. Penso che faccia piacere a tutti, quando una foto è ben riuscita, mostrarla ad un pubblico ed io non faccio eccezione.

Ho aperto un profilo instagram perchè è un social nato per la condivisione di foto, semplice e rapido da utilizzare. Posso far vedere le mie immagini, capirne il gradimento ma soprattutto posso osservare le foto di altri, magari di chi scatta il mio stesso genere, per trarne spunti di miglioramento o scoprire luoghi nuovi per i prossimi scatti."
Sul tuo sito internet massimomazza.net c'è una sezione molto interessante - "blog" - dove hai pubblicato una serie di articoli sulla fotografia e sulle escursioni in montagna. Che importanza dai alla condivisione delle immagini e delle informazioni? 
"La condivisione di immagini e informazioni è fondamentale. Tutti noi abbiamo un bagaglio di conoscenze, ciascuno nel proprio ambito, che possono essere utili agli altri. se non ci fosse condivisione, ognuno rimarrebbe limitato al proprio orticello. Con gli articoli del mio blog cerco semplicemente di condividere le mie esperienze che a mia volta arricchisco grazie alla consultazione di altri blog e siti. Internet ha dato una grande spinta alla condivisione e si è dimostrato un strumento incredibile anche con la fotografia.
Io sono favorevole allo scambio di esperienze, se oggi possiamo ammirare immagini stupende scattate in ogni parte del mondo e scoprire fotografi o appassionati dalle grandi capacità, lo dobbiamo alla Rete." 
Leggendo la tua biografia, ti definisci un autodidatta della fotografia digitale alla ricerca continua del miglioramento. Da questa tua personale esperienza è nato l'ebook "Fotografia Digitale - Io parto da Zero" pubblicato a febbraio di quest'anno. Ci racconti qualcosa in più del tuo libro? 
"Un giorno, ho pensato che sarebbe stato molto più comodo, per chi parte da zero con la fotografia, trovare in un unico posto tutte le informazioni che io ho trovato qua e là in modo disorganico e ho deciso di scrivere l'ebook che hai citato. Nel libro, che è pensato per chi "punta e scatta", l'appassionato alle prime armi trova concetti e regole di fotografia di cui non può fare a meno per migliorare i propri scatti oltre a suggerimenti e molti esempi, tutto spiegato in modo molto semplice. E' incredibile come sia possibile scattare foto più belle applicando qualche regola e abbandonando la modalità auto per passare ad esempio a tempi e diaframmi. Riuscire a controllare la fotocamera, scattando in modo consapevole, può dare ad ogni appassionato grandi soddisfazioni. Chi si avvicina alla fotografia pensa per prima cosa ad acquisire una bella fotocamera invece il mio suggerimento è di investire per sviluppare le proprie conoscenze. La fotocamera è uno strumento." 
Ultima domanda: svelaci quali sono i tuoi progetti futuri
"Visto i positivi riscontri dell'ebook attuale, potrebbe esserci in futuro un secondo ebook mentre a livello fotografico mi appresto a sfruttare il prossimo periodo di vacanza nelle dolomiti altoatesine per immortalare gli innumerevoli paesaggi da favola che questi luoghi offrono. Infine, vorrei dedicarmi di più al ritratto, insomma divertirmi con pià generi."

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