DESERTIS LOCIS CI GUIDA ALLA RI-SCOPERTA DEI LUOGHI ABBANDONATI


Domenica 16 luglio il Castello medievale Beccaria di Montebello della Battaglia (PV) ha riaperto i battenti. Si è trattato di un'apertura straordinaria che ha consentito ai visitatori di poter riscoprire questo luogo antico in compagnia di due esperti di storia, ascoltando gli aneddoti legati a questo antico maniero e scattando fotografie sia all'interno che nei giardini del castello.

Dietro le quinte di questa seconda vita di un luogo ormai dimenticato da più di cinquant'anni c'è un'organizzazione che non lascia nulla al caso: si tratta dell'Associazione "Desertis Locis" di cui Maggy Bettolla1 è la vulcanica presidente.

Maggy la vostra associazione si occupa della riscoperta dei luoghi abbandonati che hanno una storia da raccontare. Com'è nata questa passione?

"La mia è una passione antica, nata da bambina fra le campagne della mia terra, quando con curiosità aprivo le porte delle cantine dismesse e dei fienili alla ricerca di chissà quale mistero da svelare. La mia curiosità mi ha sempre spinta a guardare “dalla fessura della serratura” e ad esplorare il territorio.
Nel corso degli anni ho viaggiato molto cercando come mete d’eccellenza i luoghi dimenticati e abbandonati. Dopo aver pubblicato due libri riguardanti questo tema (Luoghi Abbandonati tra borghi, castelli e antiche dimore della provincia spezzina – Ed. Giacché – e Luoghi abbandonati tra paesi fantasma, chiese, castelli e archeologia industriale dell'Alta Toscana – Ed. Giacché), ho deciso, insieme a due cari amici appassionati come me di luoghi abbandonati, Linda Martinelli e Gherardo Godani, di fondare l’associazione culturale Desertis Locis."

Le parole d'ordine che stanno alla base dell'organizzazione dei vostri eventi sono: garantire condizioni di sicurezza e legittimità ai visitatori, tutelare i luoghi visitati e far conoscere la storia del luogo. Come si traducono in concreto questi concetti quando bisogna preparare un evento?

"Quando si organizzano eventi in luoghi che sono rimasti abbandonati per anni, è necessario garantire 2 aspetti fondamentali: la tutela dei partecipanti e la tutela dei luoghi che ci ospitano (luoghi fragili che hanno bisogno di attenzioni e cure).
Garantiamo questi due aspetti fondamentali assicurando in primis i partecipanti all’evento, strutturando un percorso prestabilito da far seguire durante l’attività e svolgiamo un servizio di monitoraggio costante."


L'Italia è un paese ricco di luoghi in stato di abbandono che varrebbe la pena di riscoprire. Come ne venite a conoscenza e quali sono i criteri che adottate per selezionare quelli più adatti per l'organizzazione degli eventi?

"In più di 13 anni di attività nel settore ho raccolto un ingente numero di coordinate di luoghi abbandonati su tutta la penisola, ogni giorno poi si può venire a conoscenza della loro esistenza tramite giornali, media, ricerche storiche, libri, ricerche su google maps, ecc, ecc. I luoghi abbandonati sono ovunque intorno a noi, basta saperli vedere.

Per quanto riguarda la scelta delle location dove fare gli eventi associativi, credo che non esista una vera e propria “scelta”, ma più che altro un connubio di coincidenze e volontà comuni che portano la nostra associazione e privati o comuni ad investire all’unisono in un progetto che interessi un luogo abbandonato che merita di essere riscoperto."
L'ultimo evento che avete organizzato è stato proprio al Castello Beccaria di Montebello della Battaglia, vuoi tracciare un bilancio di questa iniziativa? 
"Il castello Beccaria è un edificio che si promuove da solo, un luogo così splendido che in pochi rinuncerebbero a vedere se ne avessero l’occasione.
Anche durante questa apertura l’affluenza è stata delle migliori e tutto lo staff compreso i proprietari, sempre presenti e motivati nel raggiungimento del loro sogno, sono rimasti molto soddisfatti della giornata.  
Il vostro sito internet www.desertislocis.com  e la vostra pagina facebook raccontano tutte le vostre iniziative, a quando lo sbarco su instagram di una galleria fotografica  "desertis locis" che documenti visivamente le vostre esperienze? 
Desertis Locis ad oggi è per noi solo una grande passione, abbiamo tutti un altro lavoro (chi più di uno come me) e purtroppo il tempo per curare sito internet e media è davvero esiguo. Chissà che in futuro la situazione non possa evolvere."


Ci sveli quali sono i prossimi eventi che state preparando?
"Oltre a molte mostre fotografiche in giro per la Liguria e la Toscana e a presentazioni dei miei libri, ad agosto saremo impegnati nell’apertura di un luogo davvero speciale: nella splendida cornice del borgo di Fivizzano, il 13 agosto il Teatro degli Imperfetti2 aprirà le sue porte ai visitatori svelando la sua struttura rovinata."




1 MAGGY BETTOLLA
Psicologa del lavoro, si è laureata presso l'università degli Studi di Torino con una tesi intitolata "Cultura dell'abbandono e gruppi di esplorazione delle Ghost Towns: indagine sul fenomeno e sul suo significato". Nel 2014 ha aperto il sito www.desertislocis.com.
Fotografa amatoriale, predilige come soggetti i luoghi decadenti, gli oggetti smarriti nei cassetti in stato di abbandono e la natura che si riprende i suoi spazi. Ha creato due collezioni fotografiche intitolate "Paesi Fantasma della Val di Tara: Trascendenze esili" e "Il Nido in Rovina".
Nel dicembre del 2015 ha pubblicato un libro intitolato "Luoghi abbandonati tra borghi, castelli e antiche dimore della provincia spezzina" inserendo quasi 200 foto. Nell'ottobre 2016 pubblica il suo secondo libro dal titolo "Luoghi abbandonati tra paesi fantasma, chiese, castelli e archeologia industriale dell'alta Toscana"
Ha collaborato per un lungo periodo con la trasmissione "Striscia la notizia" per la sezione "Viaggio nell'abbandono" curata da Vittorio Brumotti.
Nel novembre 2016 ha fondato l'Associazione culturale "Desertis Locis" di cui è presidente.

2 TEATRO DEGLI IMPERFETTI - CENNI STORICI

Concepito dall'architetto Paolo Bargigli, lo stesso che disegnò il Teatro Impavidi di Sarzana, con sipario dipinto da Francesco Saverio Salvioni di Massa, con scenari realizzati da Luigi Facchinelli di Verona, il teatro degli Imperfetti fu inaugurato il 7 luglio 1810 con il patrocinio dell’Accademia degli Imperfetti.
Di forma ovale, con seicento posti a sedere, al suo interno si susseguì un'attività teatrale molto intensa fino al 1920, quando a causa di un violento terremoto, il Teatro fu gravemente danneggiato.
Successivamente ripristinato e riadattato, ospitò i locali di una banca e di un cinema che rimase attivo fino a 35 di anni fa.

Commenti